10 Pezzi: Roma edition

All'interno della scena Romana, vasta e variegata, è possibile che qualche pezzo vada perso tra il ciarpame e le copie delle copie.
Ho perciò selezionato 5 brani incredibilmente validi prodotti dalla suddetta scena ma purtroppo molto sconosciuti.

1) Tutto ciò che ho - Pyrex, Bangerz (2014)
Il membro più forte ed il membro perduto della Dark, prima di Sick Luke e delle hit per Spotify, uniscono le loro forze per creare un pezzo che sa di strada. Rione Monti è l'inferno e i due artisti sono i moderni Dante e Virgilio. La prossima volta che qualcuno vi chiederà chi è il più forte della Dark, fategli ascoltare questa.

2) Rione XIII - Franco126, Ketama126, Seany125
(Mondo di Mezzo Mixtape - 2015)
I membri della 126 al completo, su un beat di Ketama e Nino Brown, sputano letteralmente fuoco. Parlano della loro vita, del loro passato e della propria città , una Roma tanto bella quanto crudele, al punto tale da portar via loro Gordo. L'intero album, supervisionato direttamente da Chicoria, contiene alcune perle di rare bellezza, troppe per questa lista.


4) Costacurta - Franco, Il Tre (Buchi Neri Mixtape - 2016)
Prima di "Stanza Singola" e di "Te Lo Prometto" i due artisti romani prediligevano un mood molto più aggressivo e truce. Questo mixtape semisconosciuto vanta collaborazioni degli artisti più influenti nella scena romana, produzioni freschissime ed un Franchino nel suo periodo prime. "Costacurta" è indicativa, l'album è da ascoltare tutto. E subito.

5) Ghost Track - DPG (2016?)
L'ultima volta che avevo controllato i re di Roma mi pareva fossero sette, ma qui ne vedo soltanto cinque. Tutti e cinque probabilmente nel loro momento di massimo splendore, cacciano un capolavoro ciascuno. Se "Tutto Ciò Che Ho" è da fare ascoltare a chi dubita della supremazia di quello che non canta mai, "Ghost Track" è per tutti quelli che reputano altri grupli trap superiori alla DPG. E pensare che ora sono solo tre...

Con la mole enorme di nuova musica, sempre in costante aggiornamento, si corre il rischio che alcuni pezzi del passato vadano dimenticati o che non vengano mai scoperti.
Ho quindi selezionato 5 tracce rap che meritano di essere conosciute e apprezzate.

1) Il Giardino Degli Dei - Truceboys (Sangue - 2003)
Riferendosi al film thriller italiano degli anni '70 "Amore e Morte nel Giardino degli Dei" (da cui vengono i dialoghi campionati) Gel, Noyz, Cole e Metal Carter narrano la devastazione data dalla perdita della persona amata. Quattro strofe piene di dolore e disagio esistenziale, intrecciate dal ritornello malinconico di Legayon, che rende l'atmosfera truce molto più ricca di pesantezza e sofferenza.

2) The Gates Of Hell - Duke Montana, Noyz Narcos (Ministero dell'Inferno - 2008)
Traccia rap hardcore, intro di Ministero dell'Inferno, perfetta apertura del manifesto Truceklan. Il binomio Noyz-Duke era vincente, prima della loro rottura e dei diss, tra barre e attitudine, i due accompagnano l'ascoltatore nel mondo infernale targato TK.

3) Hammamet - Gionni Gioielli (Y.B.S. - 2018)
Non esiste un progetto così grande nell'underground come MRGA. Hammamet conclude il primo dei nove album di questo progetto, Young Bettino Story, ispirato alla figura controversa di Bettino Craxi, a cui Gioielli spesso si paragona. La base utilizza un sample di "Rainclouds" - Beckett. La traccia si conclude con un estratto dell'ultimo discorso di Craxi alla camera. L'ultimo pezzo di Hip-Hop che rinasce in una nuova forma.

4) PURGATORIO - Achille L, Read QB (Harvard - 2012)
Secondo album in carriera, spinto da Propaganda agency. Questo pezzo racconta il vecchio Achille Lauro e le sue scelte, di cui forse si pente, forse no. Certo è che c'è una grande differenza tra questo Achille e quello di oggi, che ci ricorda come Lauro De Marinis è partito da zero come tutti gli altri. Il disco merita un'ascolto, si colgono già alcune caratteristiche che saranno presenti nell'artista fino a Ragazzi Madre.

5) Ghost Track - Gemitaiz (QCVC1 - 2009)

Ghost Track del primo QCVC di Gemitaiz, prima di essere pelato e prima di fare i feat con Anna P*pe. La base è "One Day" degli UGK, del 1996, e se quella traccia raccontava dei drammi e della vita del gruppo, Gemitaiz racconta invece le sue paranoie e tristezze. QCVC1 è un Mixtape con la M maiuscola, e questa ghost track lo conclude con una nota di amarezza.